Lo chef Stefano Sforza non accetta compromessi; onora con rigore il concetto di sostenibilità: elimina dai sui piatti pesci in via di estinzione, fegato d’oca, prodotti fuori stagione, rivaluta tagli poveri o sottovalutati rivisitandoli con creatività ed esperienza. Il suo lavoro e quello della sua brigata hanno fatto del ristorante Opera uno dei più ricercati e apprezzati di Torino.
Abbiamo tagliato carote, sedano e cipolla a cubetti piccolissimi e li abbiamo fatti soffriggere per un paio di minuti, mentre i friggiteli cotti alla brace vengono spelati in acqua fredda.
Servendoci di una sac-a-poche riempiamo i friggitelli con le verdure e pane raffermo, il tutto condito con un filo d’olio al basilico e un cucchiaio di salsa all’ortica.
Adagiamo su crema al pomodoro, guarnendo con uva in carpione e fiori di campo.
Seduti al tavolo assaporiamo la nostra ricetta ed è incredibile come ingredienti così semplici possano creare un piatto così delicato e gustoso. Davanti a noi c’è qualcosa di più di semplice cibo, c’è una coscienza, un ideale e una missione.