“Pagheremo un prezzo altissimo per anni”: così recita il titolo di un’articolo sulla stampa nazionale questa mattina. Si parla di Ucraina ovviamente, ma lo si fa riflettendo su di un aspetto che va oltre la follia della guerra… L’articolo parla di Ambiente.
Ogni guerra ha costi per l’ecosistema elevatissimi e leggere l’analisi degli esperti mette angoscia: si parla di riscaldamento climatico, si parla di radiazioni, si parla di combustibili fossili e di ambienti devastati.
Così immaginatemi seduto alla tastiera mentre scrivo queste righe… Scrivo di ambiente, mentre civili muoiono sotto le bombe! Assurdo, non trovate?
«Ma chi se ne frega dell’ambiente quando c’è una possibile terza guerra mondiale alle porte!» urla il megafono della parte più cinica della mia coscienza.
Ma a farmi capire che non sono sulla strada sbagliata sono arrivate ieri le parole pronunciate dal Segretario Generale ONU António Guterres. Il suo discorso ai rappresentanti di tutte le nazioni del mondo non parlava solo di vittime dirette, ma anche indirette.
Guterres ha ricordato l’ambiente, la natura, i suoi abitanti… gli unici protagonisti di questa assurda e vergognosa pagina di storia che condividono la più totale innocenza. Guterres ha invitato a pensare anche al “dopo” (nella speranza che un “dopo” esista per tutti noi!). Il suo discorso è stato illuminante e nella drammaticità del momento ha riempito i cuori di un briciolo di speranza.
Tutta la nostra redazione è unita in questo momento nell’esprimere la nostra più profonda vicinanza a tutti coloro che soffrono in questa inutile, assurda guerra. La pace e il dialogo sono le uniche strade possibili.