Per la sicurezza di uomo e animali

Un’auto viaggia su una strada di montagna. Sulla stessa strada nel cuore della notte dalla vegetazione ecco spuntare un esemplare adulto di orso marsicano di 250 Kg.

L’orso è un muro che compare all’improvviso… i riflessi dei guidatore sono istantanei: una sterzata ed il veicolo evita l’animale che spaventato si precipita nel folto della foresta.

Quello appena descritto è il finale felice di un evento molto più frequente di quanto crediate.

Gli impatti stradali sono la prima causa di morte per l’orso marsicano.

E soprattutto gli impatti con l’orso e altri animali selvatici sono la causa di gravi incidenti per molti automobilisti.
La reazione di tanti: “Abbattete l’orso, il cinghiale, il cervo!”
Eppure c’è un pezzetto della storia che in pochi raccontano…

Marco ci guida all’esplorazione dei sottopassi stradali sulla provinciale che si allontana da Anversa.
Chi ha costruito queste strade decenni fa si è preoccupato di realizzare ampi corridoi che permettono agli animali di attraversare la strada passandovi al di sotto.
Eppure…

Pneumatici, rifiuti edili, tubi, scarpe, bottiglie, sedie, un televisore, lavatrici, pannoloni usati, un frigorifero e decine di sacchi di semplici rifiuti domestici…

La mole di immondizia è tale da ostruire il sottopasso.

L’orso, il cinghiale, il cervo non hanno altro modo per raggiungere il ruscello che scorre a valle se non quello di attraversare la strada, terrorizzati e confusi, rappresentando una minaccia (a volte mortale) per se stessi e per gli automobilisti.
Il problema non è connesso ad un territorio, ad una città o ad un Regione… nonostante l’impegno delle Amministrazioni locali l’Italia si conferma da tempo ai primi posti a livello EU per l’incivile abitudine dell’abbandono di rifiuti.

Marco, Caterina, Lucia, Vittoria, Valeria sorridono.

Un paio di guanti, una montagna di sacchi neri e l’entusiasmo di chi di fronte ad un problema pensa solo ad una cosa: darsi da fare. Quattro ore più tardi un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze ammirava il frutto della loro fatica: alcuni sottopassi riportati allo splendore e alla loro funzione.


Questo è Green Storytellers – Into the Wild
La Terza Stagione al fianco del WWF per raccontare la storia di chi vuole salvare il Pianeta
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