
5 ENORMI
BUSTE PIENE
DI PLASTICA
- Categoria: Diario di Viaggio
Riesci
ad immaginare
la scena?
Non si tratta purtroppo della descrizione della scena di un film apocalittico, ma semplicemente della pura e semplice verità: quella che avete appena visualizzato sullo schermo nero della vostra immaginazione è la quantità esatta di plastica che viene gettata ogni anno in mare. Per l’esattezza: 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici pari a 5 buste di immondizia ogni 30 centimetri di costa (e parliamo di tutte le coste del mondo!)
La plastica rappresenta la più grave minaccia alla salute del Pianeta nell’intera storia dell’umanità ed è inquietante pensare che oltre metà di tutta la plastica mai creata sia stata prodotta solo negli ultimi 15 anni. Un materiale, quello plastico, giovanissimo – solo poco più di 50 anni – ma con un peso sull’ecosistema dalle drammatiche conseguenze. La nostra produzione di materiale plastico è andata accelerando a ritmi esponenziali dalla metà dello secolo scorso ad oggi. Siamo passati dai 2,3 milioni di tonnellate del 1950 ai 448 milioni di tonnellate del 2015 e, secondo gli esperti, questo numero è destinato a raddoppiare prima del 2050.
La plastica è letteralmente dovunque e ci è impossibile immaginare anche solo un ambito della nostra esistenza in cui essa non sia presente: imballaggi, contenitori, confezioni. Tuttavia la plastica in quanto tale rappresenta nonostante tutto una risorsa preziosa e insostituibile. La plastica ha permesso di far progredire la medicina, la scienza ed è componente fondamentale di gran parte della tecnologia alla base del nostro progresso. Che fare allora?
La soluzione fortunatamente è semplice! La plastica principalmente responsabile dell’inquinamento globale infatti è un tipo molto specifico di plastica: quella usa e getta. Sono bottigliette, incarti, contenitori e similari a minacciare la salute di mari e corsi d’acqua. Tale plastica di larghissimo consumo si scompone in frammenti sempre più piccoli – le microplastiche – che vengono a loro volta ingeriti da pesci e animali, entrando gradualmente nella catena alimentare e trasformandosi in una minaccia anche per la nostra stessa salute.
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