Stagione 3
Con gli occhi
di una balena
- Parliamo di: Difesa degli ecosistemi marini
Scopri di più
A bordo della straordinaria Blue Panda
Balene, delfini e grandi cetacei
KEY WORDS
- INQUINAMENTO DA MATERIE PLASTICHE
- CATTURA ACCIDENTALE / BYCATCH
- GHOST GEARS / RETI FANTASMA
55 milioni di anni fa si muovevano sulla terraferma, oggi dopo 10 milioni di anni di evoluzione solcano le immense distese d’acqua che ricoprono il nostro Pianeta: sono i cetacei, animali incredibilmente preziosi in quanto indicatori dello stato di salute di mari e oceani. La loro presenza è inoltre una risorsa straordinaria nella lotta ai cambiamenti climatici: secondo un recente studio infatti la popolazione attuale di cetacei sarebbe in grado di assorbire e trattenere più CO2 di ben 4 foreste amazzoniche messe insieme. Eppure a causa dell’uomo l’habitat di questi meravigliosi mammiferi non è più un luogo sicuro. Rifiuti plastici, sovra sfruttamento degli stock ittici, pesca illegale, ma anche inquinamento acustico e traffico marittimo minacciano ogni giorno milioni di specie acquatiche, portandole spesso alla morte.
Ma è possibile difendere la biodiversità marina dalle minacce provocate dall’uomo?
WWF Sailboat
Per scoprirlo abbiamo raggiunto l’equipaggio della Blue Panda, imbarcazione a vela ambasciatrice del WWF, a Camogli, piccolo borgo sul Golfo Paradiso nella costiera ligure di Levante. Inizierà da qui la nostra navigazione nel Santuario Pelagos, un’importantissima area marina protetta che ospita circa 8500 specie animali tra Francia, Principato di Monaco e Italia. Insieme a cetologi e biologi marini conosceremo i maestosi mammiferi che frequentano le acque dei nostri mari e capiremo cosa sia possibile fare per proteggere balene, delfini e non solo dalle minacce provocate dalle attività umane.
Traffico marittimo, inquinamento acustico
Ogni minuto l’equivalente di un camion pieno di plastica viene scaricato negli oceani e un totale di 8 milioni di tonnellate di rifiuti raggiungono il mare ogni anno. Sono più di 700 le specie marine che finiscono per nutrirsi di plastica scambiandola per cibo e centinaia di milioni gli animali intrappolati mortalmente nelle reti dei pescatori.
Ma i pericoli per gli animali marini non si fermano qui. Traffico marittimo e inquinamento acustico sono infatti importanti minacce. Dragaggi dei fondali, test militari, perforazioni sottomarine provocano la perdita temporanea o permanente del loro udito, mettendo a rischio la loro sopravvivenza.
Con il 25% del traffico marittimo mondiale concentrato nel Mar Mediterraneo, il rischio che le imbarcazioni entrino in collisione con questi animali è elevatissimo. Ogni anno circa il 6% degli esemplari identificati in mare e circa il 20% di quelli spiaggiati presentano ferite dovute all’urto con le navi, ferite che si rivelano in molti casi mortali.
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