Stagione 3
Gufi
e pipistrelli
- Parliamo di: Recupero e riabilitazione animali selvatici
Scopri di più
Animali feriti o in difficoltà?
Ecco chi ha deciso di salvarli
KEY WORDS
- URBANIZZAZIONE
- FRAMMENTAZIONE DEGLI HABITAT
- ANIMALI FERITI
Sempre più ridotti e frammentati, oltre il 30% degli habitat terrestri rischia di scomparire e con essi gli animali selvatici che vi abitano. Urbanizzazione, disboscamento, agricoltura intensiva, sviluppo di reti stradali e ferroviarie: la pressione esercitata dall’uomo sul Pianeta sta portando alla distruzione di molti ecosistemi privando la fauna selvatica dello spazio vitale in cui muoversi per procurarsi cibo e riprodursi. E se i grandi mammiferi sono le vittime più visibili degli incidenti che avvengono ogni giorno sulle nostre strade, milioni di uccelli, insetti, pipistrelli muoiono avvelenati dalle sostanze inquinanti rilasciate dall’uomo nell’ambiente, folgorati dal contatto con le linee elettriche o sotto i colpi delle armi da fuoco.
Ma è possibile proteggere e salvare la fauna selvatica?
Il fine ultimo?
Per scoprirlo abbiamo raggiunto il Centro Recupero Animali Selvatici dell’Oasi WWF Valpredina in provincia di Bergamo. Qui insieme ad uno straordinario team di esperti e veterinari, capiremo come sia possibile prestare soccorso ai tanti animali selvatici che ogni giorno vengono trovati feriti o in difficoltà. Seguiremo poi il delicato percorso di riabilitazione che queste meravigliose creature si trovano ad affrontare per prepararsi al momento più importante di tutti: il loro ritorno in Natura.
Quando il pericolo siamo noi
Oltre 64 milioni di km di strade attraversano il mondo frammentando habitat naturali e mettendo a rischio la vita degli animali che necessitano, come l’essere umano del resto, di spostarsi da una zona all’altra. In Europa circa 194 milioni di uccelli e 29 milioni di mammiferi vengono investiti ogni anno, causando non solo la morte degli animali stessi, ma anche incidenti gravi o mortali per l’uomo.
Anche le linee elettriche che attraversano i cieli sono una minaccia enorme per l’avifauna. Si stima che il tasso medio di mortalità in Italia sia circa di 3 uccelli morti per km di linea elettrica all’anno. Non solo! Gli inquinanti rilasciati nell’ambiente dalle attività agricole e industriali portano alla morte migliaia di animali.
In Europa l’80% circa del suolo è in minore o maggiore misura contaminato da pesticidi, incrementando così il rischio estinzione per 25% della specie vulnerabili: insetti, chirotteri, uccelli comuni e chi si nutre di loro, come i grandi rapaci. Questi ultimi in particolare sono minacciati anche dal piombo delle munizioni presente nelle loro prede. Selvaggina, uccisa o ferita con munizioni contenenti piombo e quindi predata, provoca in Europa l’avvelenamento acuto di circa 55.000 rapaci ogni anno.
Photos on this page by Unsplash+ in collaborazione con Getty Images, Freepik (licensed to Ass. Moka), Foto di Craig Manners su Unsplash | Ass. Moka ©