Si cammina piano, lentamente, in silenzio.
«La verità è che ci avrà già sentito molto prima di quando ci accorgeremo di averlo finalmente trovato» — sussurra Matei, uno dei ranger WWF.
Matei ci racconta che si muovono in branco. Principalmente femmine con cuccioli. Attorno a noi il verde di infinite foreste compone un panorama mozzafiato a 360°.
—
«Che cosa provi quando lo incontri?» — chiedo io. Sono anni che lui e Danu sono alcune delle guide più esperte di questa zona dei Carpazi.
Lui aspetta qualche secondo prima di rispondere.
«È un animale così imponente, così forte… ed allo stesso tempo è placido e silenzioso… È come vedere una creatura uscita dal passato… L’ho incontrato tante volte ormai… ma l’emozione è sempre fortissima…»
Seguiamo orme, tracce lasciate sugli alberi, addirittura l’odore…
Poi all’improvviso Matei si getta ad esaminare strani segni nel fango.
«Queste tracce sono fresche!» — esclama con una strana luce negli occhi.
«Fresche?» — chiedo io, incapace di comprendere un tale universo di informazioni da una semplice orma impressa nella terra.
Lui sorride: «Sono qui vicino. Molto vicino»
—
E poi il rumore di rami spezzati giunge alla nostre spalle…
Ci giriamo tutti insieme, tutti nello stesso istante…
Noi lo chiamiamo “bisonte”, ma il suo nome in rumeno è molto più bello: ZIMBRUL
Questo è Green Storytellers – Into the Wild
La Terza Stagione al fianco del WWF per raccontare la storia di chi vuole salvare il Pianeta
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